Vendere vino online: consigli pratici
Ogni azienda ha come obiettivo primario la vendita. La rete è divenuta ormai un canale imprescindibile per ogni attività. La vendita online rappresenta, oggi, il sistema più semplice ed economico per raggiungere un pubblico infinito.
Per quanto semplice la gestione di un negozio online richiede attenzione e cura di una vasta serie di dettagli che fanno la differenza tra una azienda ricercata e una ignorata.
Qui vi suggeriamo di porre attenzione ad una prima serie di fattori che possono determinare il vostro successo, soprattutto se intendete percorrere questa strada in completa autonomia senza l’ausilio di una struttura specializzata.
Il cliente viene prima di tutto
Il vino, come sapete, è un prodotto legato in modo particolare alla sfera emotiva e alla personalità di chi lo acquista, come se fosse un profumo.
Perciò è fondamentale conoscere bene i gusti, i desideri, le necessità dei potenziali clienti. Necessita, insomma, definire un profilo dei vostri acquirenti tipo.
A seconda di questo scegliere, ad esempio, se avere un catalogo ampio, ad esempio con diverse tipologie di vini e prezzi, oppure specializzarvi in un mercato di nicchia ben preciso per differenziarvi dalla concorrenza, ad esempio puntando solo su particolari etichette di qualità.
In ogni caso è fondamentale essere attenti alle richieste e alle tendenze del momento. Gli amanti del vino, in molti casi, si comportano come gli appassionati di moda e se i vostri clienti sono di questo tipo, la vostra cantina dovrà essere sempre attenta alle novità e all’innovazione.
Ma ci sono anche i classici, ovvero coloro che amano la tradizione, che invece puntano tutto sulla storia aziendale e sulla qualità del prodotto.
I consumatori di oggi sono tutti interessati alle materie prime e alla loro provenienza e spesso ai dettagli di produzione. La parola chiave in questo caso è trasparenza: i vostri clienti devono poter accedere in modo rapido a tutte le informazioni di cui hanno bisogno.
L’esperienza d’acquisto : facile e gradevole
Semplificate al massimo i percorsi sul vostro sito, riducete al minimo il numero di clic necessari per informarsi e concludere l’acquisto. I clienti non devono perdersi in mille meandri ma poter andare dritti alla ricerca della soddisfazione del proprio bisogno di informazioni e d’acquisto. Pensate a scorciatoie senza penalizzare la forma.
Oggi i clienti che comprano da dispositivi mobili sono sempre di più, perciò è fondamentale rendete il vostro sito utilizzabile da smartphone e tablet. Accertatevi che il vostri sito sia realmente responsive, ovvero capace di adattarsi a tutte le piattaforme. I clienti sono infastiditi da siti che rimandano a pagine inesistenti, che non contengono collegamenti social, che non si adattano allo strumento che stanno utilizzando in quel momento.
Dopo l’ordine i tempi di consegna sono importantissimi. Bisogna essere rapidi. Le persone diventano ogni giorno più impazienti e spesso si ricordano all’ultimo momento, per esempio, di un regalo urgente. Se semplificate loro la vita non potranno che amarvi.
Personalizzate l’esperienza di acquisto sul vostro sito.
Avete presente Amazon, per esempio, che vi fa vedere una serie di prodotti basati sui vostri acquisti e ricerche recenti o suggerisce prodotti simili a quello che state cercando di acquistare?
Fate lo stesso implementando una strategia di upselling e cross-selling nelle vostre pagine prodotto.
Competenza e autorità
Perché il vostro ecommerce di vino sia preso in considerazione, dovrete farvi conoscere e costruirvi nel tempo una certa credibilità come esperti di settore.
Un blog sul vostro sito, ad esempio, è uno degli strumenti più adatti per fare content marketing, ma potete anche lavorare con dei contenuti video, da pubblicare sia sul sito che nelle pagine social, per aumentare la brand awareness.
Il vostro obiettivo deve essere quello di mettere la vostra conoscenza a disposizione del pubblico. Prima di poter acquistare il vostro vino le persone hanno bisogno di saperne di più. Più ne sapranno più si sentiranno sicure a fare un acquisto online.
E se sarete voi a insegnare loro come muoversi fra le infinite possibili scelte, potreste diventare il loro punto di riferimento.
La vostra cantina
Le storie personali, rese in forma interessante, possono incantare a qualunque età. Le stiamo a sentire volentieri e le ricordiamo più di un lungo elenco di informazioni impersonali.
Perciò quando parlate della vostra attività e dei vostri prodotti raccontate storie utilizzando anche foto e video.
In ogni caso metteteci la faccia, fatevi vedere dai vostri potenziali clienti. Li aiuterete a entrare in connessione con voi dando loro un maggior senso di fiducia.
I social media
Il vino è in particolare convivialità. Si beve in compagnia mentre si chiacchiera, magari proprio di vino. Anche online è un argomento molto discusso. Proprio per questa sua capacità di far parlare di sé, è un ottimo tema da portare sui social media.
I social vivono in particola modo di coinvolgimento e conversazioni. Attraverso i social si chiedono e ricevono consigli di acquisto da persone ritenute fidate.
Ricordatevi però che sui social media la comunicazione a senso unico però non funziona. Bisogna lavorare sulle comunità, sulle relazioni e sul dialogo.Puntate sulle storie che avete implementato, suscitate emozioni con il materiale video utilizzato e usatele per innescare interesse e discussioni, ma anche curiosità.
Scegliete i social media giusti per il vostro pubblico, quelli che loro frequentano. Senza dimenticare che il vino, che non è solo in bottiglia ma anche, ad esempio, in una ricetta, ha un suo appeal estetico innato. Sfruttatelo soprattutto sui canali social legati all’ambito visivo: Instagram e Pinterest.
Usate i social non solo per farvi conoscere ma anche come fonte di dati per scoprire informazioni preziose sulla vostra clientela potenziale.
La pubblicità online
Molti commercianti sfruttano diverse piattaforme pubblicitarie per promuovere i loro prodotti. È una strategia che può funzionare anche per vendere vino online ma bisogna stare attenti perché per gli alcolici ci sono regole precise da rispettare.
Google Ads è la piattaforma che ha meno restrizioni: permette di pubblicare inserzioni pubblicitarie sia a scopo informativo sia a scopo di vendita, ma solo nei paesi in cui la legge lo consente.
In ogni caso le policy di AdWords vietano la pubblicità irresponsabile, quindi, per esempio, non ci si può rivolgere a minorenni e non si può far intendere che il consumo di alcol abbia effetti salutari o terapeutici.
Le normative pubblicitarie di Facebook invece stabiliscono che “le inserzioni che promuovono prodotti alcolici o fanno riferimento ad essi devono rispettare tutte le leggi locali vigenti, le linee di condotta del settore obbligatorie o assodate, le linee guida, le licenze e le approvazioni e applicare criteri di targetizzazione basati su età e Paese in linea con le linee guida sulla targetizzazione di Facebook e le leggi locali vigenti in materia”.
Ma non è tutto, infatti gli alcolici non possono apparire nelle inserzioni con offerta né nei prodotti della vetrina della pagina Facebook. Quindi, prima di investire in Facebook Ads, assicuratevi che le inserzioni rispettino tutte le regole.
Della piattaforma pubblicitaria di Facebook fa parte anche Instagram, quindi anche per questo canale valgono le stesse regole.
Su Pinterest si può fare pubblicità contenente alcolici ma non si può rimandare direttamente alla pagina di acquisto del prodotto sul vostro sito.
Insomma, con la pubblicità sui social bisogna lavorare un po’ di fantasia e fare attenzione alle regole della piattaforma.
La cosa migliore è usarla per farvi conoscere, più che per vendere. Potreste, per esempio, promuovere una ricetta, portare l’utente sul vostro sito e una volta lì raccontargli che a quel piatto si abbina alla perfezione uno dei vostri vini.
In qualunque caso prima di investire tempo e denaro per le attività e le inserzioni sui social è bene studiare a fondo tutte le normative e ricontrollarle periodicamente, dato che vengono aggiornate spesso.
Le recensioni
Il passaparola e le opinioni degli altri clienti contano molto per i negozi online. Per il vino, che a distanza non si può né annusare né assaggiare, contano ancora di più.
Le buone recensioni possono servire per convincere un potenziale cliente ancora indeciso, perciò vanno incoraggiate:
- includete nel vostro sito un sistema che permetta agli acquirenti di lasciare le loro valutazioni;
- siate espliciti e chiedete alle persone di condividere con voi il loro pensiero.
Usate anche i sondaggi sui social o nel vostro sito, quelli a risposta chiusa sono più facili da gestire da dispositivi mobili. Potreste chiedere:
- Sei soddisfatto del tuo acquisto?
- Lo consiglieresti a un amico?
- Lo compreresti di nuovo?
E poi usate i risultati in maniera intelligente, per esempio mettendo accanto a ciascuna bottiglia di vino la percentuale di utenti che afferma che la ricomprerebbe.
Usare le email
Le statistiche di email marketing parlano chiaro: le email vendono. Soprattutto se personalizzate e scritte in maniera autentica:
- scrivete che novità ci sono nel negozio, raccontate qualcosa di voi e della vostra attività;
- chiamate per nome i vostri clienti;
- mandategli offerte di compleanno basate sui loro gusti;
- usate foto scattate da voi, magari ambientate, e non solo di una bottiglia su sfondo bianco.
Per creare le vostre campagne di email marketing potete utilizzare un’app che permette di creare template email basati sull’aspetto del vostro negozio.
Le email possono sembrare fastidiose e rappresentano certamente il sistema più inflazionato e controllato che ci sia. Le nostre caselle sono spesso intasate da messaggi indesiderati che ci bombardano quotidianamente. Ciò nonostante resta un sistema di comunicazione a basso costo molto efficace per la comunicazione da non sottovalutare.
Offline aiuta
Vendete vino online non vuol dire che ogni tanto non possiate fare un salto nel mondo offline.
Per poter far assaggiare i vini che avete in catalogo, avete bisogno di spazi ovviamente non virtuali. E allora perché non creare una partnership, per esempio, con alcuni ristoranti e proporre dei menu degustazione che affiancano cibo e vino? Riportare poi questa esperienza sui social e sul sito creerà quella empatia che cerchiamo con i nostri potenziali clienti.
Durante questi appuntamenti potrete far conoscere il vostro negozio online e distribuire, ad esempio, ai presenti dei buoni sconto che li invoglino a fare un acquisto.
Sui coupon riportate il link della quella pagina dedicata all’evento in cui elencate piatti e vini proposti, così per i clienti sarà più semplice acquistare i vini che hanno assaggiato.
Le degustazioni virtuali
Fate una diretta video su Facebook o YouTube durante la quale raccontate le caratteristiche dei vini che avete scelto per l’occasione e mostrate ai vostri spettatori come assaggiarli per gustarne fino in fondo tutti gli aromi.
Invitate a questo evento online i clienti che hanno acquistato i vini che degusterete: interagire con voi e con altri clienti dal vivo vi aiuterà a creare un senso di comunità.
Informate anche fan e clienti che non hanno già comprato quelle bottiglie: potrebbero incuriosirsi e decidere di acquistarle proprio per partecipare all’evento.Se in cantina avete vini che secondo voi meritano di avere una particolare attenzione, inviatene una bottiglia a giornalisti e blogger specializzati in materia e invitateli alla degustazione online.
Attenzione ai Millennial
Spesso immaginiamo che a comprare bottiglie di vino siano solo persone di una certa età. Ricerche recenti invece dimostrano che anche le persone fra i 20 e 35 anni, i cosiddetti millennial, si stanno appassionando agli acquisti enologici.
Proprio loro fanno innumerevoli acquisti online e in ogni caso sono loro che stanno dando forma al mercato di domani. Per questo bisogna tenerli in considerazione e seguire i loro gusti e le loro abitudini d’acquisto.
Secondo uno studio di Dee-Wine, i millennial prendono decisioni sui loro futuri acquisti attraverso i social media, le ricerche su Google e le recensioni disponibili su piattaforme Amazon.
Sui millennial italiani Tannico ci dice che per loro “il vino sembra essere una carta da usare durante le occasioni per stupire e farsi notare, e meno per un consumo quotidiano”. Per loro quindi dovrete studiare delle proposte originali e di tendenza.
Il packaging
Infine, ricordatevi che il primo vero biglietto da visita è il packaging. Per imballare le bottiglie di vino evitando danni durante il trasporto, è importante posizionare le bottiglie in verticale e proteggerle con materiali da imballaggio come pluriball per bottiglie e divisori in cartone. Non mancano imballaggi specifici per le bottiglie di vino da 75 cl che potete ordinare su Internet.
In ogni caso, cercate sempre di curare l’aspetto del packaging per trasformare l’unboxing in una vera e propria esperienza da ricordare e soprattutto condividere.
Per ricapitolare una volta individuato il vostro cliente tipo tutto sarà più semplice: ascoltatelo, comprendetelo e lavorate per soddisfare le sue esigenze.
Millennial o un po’ più grandi, sempre su Facebook o fan di Pinterest, nerd del vino o pronti a stupire, saranno i vostri clienti a indicarvi la strada giusta per farli innamorare di voi.
Quando ne saprete di più su di loro, tornate a leggere questa guida per vendere vino online e scegliete le modalità di azione adatte a loro. Ricordatevi però che tutti vogliamo acquistare in modo rapido e semplice e tutti siamo appassionati di storie.
Se sei interessato alla creazione di un e-commerce o alla gestione delle tue pagine social, puoi approfondire cliccando sui link.
Imprenditrice e formatrice.
Consigliere del Direttivo Unindustria Calabria.
Per saperne di più clicca qui
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